Roma – “I verdi europei sono in prima linea contro l’accordo e hanno promosso un coordinamento parlamentare che coinvolge anche altri gruppi, dai Popolari ai Socialisti fino a The Left per esaminare le conseguenze per i cittadini europei. Alla luce della presentazione odierna, i membri hanno ribadito che il testo sarà analizzato con la massima attenzione, valutando anche tutte le possibili strade legali tra cui la Corte di Giustizia dell’UE per verificarne la compatibilità con i Trattati, in particolare con l’obbligo di tutelare l’ambiente e garantire un elevato livello di protezione della salute e dei consumatori”. È quanto dichiara Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi/Alleanza Libera Europea.
“Comprendo benissimo la rabbia degli agricoltori, essendo io stessa un’imprenditrice agricola. Per mesi hanno chiesto prezzi equi e una giusta remunerazione. La nuova Commissione, invece, firma un accordo basato su un mandato di vent’anni fa, favorendo l’importazione di prodotti che non rispettano gli standard europei. Questo accordo è un regalo ai giganti dell’agro-business e una minaccia sia per gli agricoltori europei sia per la foresta amazzonica e le popolazioni indigene. Non si tratta solo di concorrenza sleale a danno degli agricoltori: l’accordo va contro gli interessi di tutti i cittadini europei. L’apertura del mercato rischia infatti di tradursi in un aumento dell’esposizione a pesticidi vietati in Europa e a carni trattate con ormoni provenienti dai Paesi del Mercosur, con gravi conseguenze per la salute pubblica, la sicurezza alimentare e la fiducia dei consumatori”.