Terre d’Oltrepò in liquidazione amministrativa coatta

2025-09-30T16:06:48+02:0030 Settembre 2025 - 16:06|Categorie: Vini|Tag: , , , |

Broni (Pa) – La cooperativa Terre d’Oltrepò è stata posta in liquidazione amministrativa coatta. A decretarlo un decreto firmato venerdì 26 settembre dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. A contribuire a questa decisione sarebbe stata la relazione del commissario governativo Luigi Zingone, inviata il 24 settembre, che delineava una “situazione di grave illiquidità e di crisi finanziaria irreversibile della società cooperativa”, come riportato diversi organi di stampa locali. Luigi Zingone, già commissario governativo, è ora stato nominato commissario liquidatore.

“Cosa succederà adesso è difficile da prevedere, ma non è escluso che i beni di Terre d’Oltrepò possano venire rilevati da privati o da altre cooperative”, scrive MilanoPavia. “Al termine della vendemmia 2025 sono stati circa 50mila i quintali di uve conferite alla cantina, un crollo rispetto ai 160 mila quintali dello scorso anno. Anche nello scenario più favorevole ipotizzato dal commissario, che prevedeva tra gli 80 e i 100 mila quintali conferiti, si sarebbe trattato comunque di un volume insufficiente per il piano di risanamento, secondo gli esperti del settore”.

Ad appoggiare la decisione del ministro Urso anche l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Alessandro Beduschi: “Il percorso avviato è il più adeguato e concreto per continuare a dare un futuro alla filiera vitivinicola dell’Oltrepò. La scelta di mantenere il commissario governativo come liquidatore rappresenta una garanzia di continuità per la Scapa e di conseguenza per la spa e un ulteriore passo per riportare in condizioni di solidità la cantina e le sue strutture. La liquidazione con esercizio provvisorio consente infatti di mantenere operative le attività, salvaguardando lavoratori, conferitori e patrimonio aziendale, evitando al tempo stesso un fallimento disordinato e ben più problematico”.

 

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