Roma – Inflazione in Italia stabile a settembre: si conferma al +1,6% su base annua, lo stesso livello registrato ad agosto. Lo certificano le stime preliminari diffuse dall’Istat, secondo cui la dinamica dei prezzi riflette “andamenti differenziati dei diversi aggregati di spesa”, con tendenze opposte che si compensano a vicenda. Su base mensile, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al netto dei tabacchi, segna una variazione negativa di -0,2%. Guardando agli indici più vicini all’esperienza quotidiana delle famiglie, il cosiddetto ‘carrello della spesa’ registra un lieve rallentamento, passando dal +3,4% di agosto al +3,2% di settembre. I prodotti ad alta frequenza d’acquisto mostrano invece un’accelerazione, dal +2,3% al +2,7%, segnalando un incremento più percepibile nelle spese ricorrenti.
Secondo Assoutenti “proseguono i forti rincari dei prezzi dei generi alimentari, al punto che una famiglia con due figli solo per bere e mangiare deve mettere oggi in conto una maggiore spesa da +347 euro annui rispetto al 2024“. “Gli italiani stanno affrontando una stangata silenziosa – spiega il presidente Gabriele Melluso – Mentre l’inflazione si mantiene stabile al +1,6%, alcuni comparti chiave per le famiglie registrano prezzi in sensibile ascesa”.