Firenze – Il Consorzio del vino Chianti rende noto che sul web sono sempre maggiori le violazioni del marchio. Sono stati individuati 2mila venditori che hanno commercializzato vini da preparati chimici, fa sapere il Consorzio. Complessivamente sono 56.075 le violazioni rilevate in sei mesi, fino a gennaio scorso: “Le etichette sono invitanti, riportano la scritta made in Italy e Chianti, ma non c’è nulla di più lontano dal prodotto originale protetto dalla legislazione comunitaria”. Le violazioni sono state scoperte grazie a Griffeshield, azienda specializzata in nuove tecnologie informatiche, e il monitoraggio sul web ha portato alla rimozione del 78% degli utilizzi impropri del marchio Chianti.
Chianti: 56mila violazioni del marchio nelle vendite online
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