Macomer (Nu) – Il consorzio dell’agnello di Sardegna (Contas) dà il via alla nuova campagna di adesione al sistema di certificazione Igp, rivolta a quel 30% di allevatori sardi che ancora non hanno aderito. Obiettivo: rafforzare la base, in una prospettiva di crescita economica, che gli permetta di imporsi sulla concorrenza e riunisca sotto un unico simbolo tutti gli allevatori sardi. “Il 70% degli allevatori sardi marcia unito sotto il simbolo dell’agnello Igp di Sardegna, un segnale già forte, che ci permette di distinguerci rispetto alle produzioni concorrenti del resto del mondo”, spiega il presidente del Contas Battista Cualbu (nella foto). “Ma questo non basta: bisogna che tutti gli allevatori sardi si identifichino in quel simbolo. Non è solo una questione di prezzo e di convenienza immediata, ma di lungo termine: occorre che tutti i consorziati abbiano consapevolezza che questo può garantire la sopravvivenza stessa della filiera”. Per gli agnelli certificati Igp ogni anno è prevista una premialità di circa 6 euro/capo attraverso la misura comunitaria del ‘Sostegno accoppiato’. Per le annate 2019 e 2020, per gli agnelli macellati a marzo e aprile, si aggiungono ulteriori 9 euro/capo percepiti attraverso il ‘Decreto Competitività’, istituito dal Governo per attenuare le perdite del settore agricolo a seguito dell’emergenza Coronavirus.
Consorzio agnello di Sardegna riapre la campagna adesioni all’Igp per rafforzare il comparto
Margherita Luisetto2020-06-03T11:26:32+02:003 Giugno 2020 - 11:16|Categorie: Carni|Tag: agnello di sardegna igp|
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