Sondrio – La stagione della transumanza 2025 in Valtellina prende il via con 45 alpeggi coinvolti, oltre 11mila ettari di pascoli e circa 3mila bovine da latte: da giugno a settembre, a quota 1.400-2.300 metri in provincia di Sondrio e di Lecco, si rinnova il rito della produzione del Bitto Dop. Il formaggio d’alpeggio viene lavorato due volte al giorno direttamente in quota e stagionato per almeno 70 giorni. Raro e pregiato, può invecchiare fino a 10 anni: nell’estate 2024 sono state prodotte 15.431 forme.
Nel frattempo, a valle, il Valtellina Casera Dop registra numeri in crescita. Dopo un ottimo 2024 che ha registrato un +8,9% a volume (oltre 221mila forme prodotte) +10,3% a valore alla produzione (13,2 milioni di euro), le stime dei primi 5 mesi del 2025 sono in linea all’anno precedente con oltre 99mila forme marchiate. Si prevede inoltre un aumento delle vendite nell’ordine del 3%.
Bitto e Valtellina Casera, tra i prodotti gastronomici più identitari della Valtellina, oggi impattano per 15,9 milioni di euro sulla provincia di Sondrio.