Washington (Usa) – Finisce con un nulla di fatto e una citazione in tribunale il travagliato percorso di fusione che dal 2022 ha visto protagonisti i retailer americani Albertsons e Kroger (leggi qui). E che avrebbe dovuto tradursi nella più grande operazione di fusione mai vista tra due catene di supermercati statunitensi, dal valore di 25 miliardi di dollari. Operazione che non ha tuttavia ricevuto il via libera delle Autorità giudiziarie statali e federali del Paese, che hanno invece accolto le richieste degli enti regolatori di bloccare la fusione.
Albertsons avrebbe quindi intentato una causa contro Kroger per aver violato intenzionalmente l’accordo di fusione “in diversi modi chiave, tra cui il rifiuto ripetuto di cedere le attività necessarie per l’approvazione antitrust, ignorando il feedback degli enti regolatori, respingendo acquirenti di cessione più forti e non riuscendo a collaborare con Albertsons”, riporta Repubblica.
Abertsons chiede ora a Kroger miliardi di dollari di danni per risarcire la stessa società e i suoi azionisti, inclusa una penale di risoluzione da 600 milioni di dollari. Kroger, dal canto suo, avrebbe affermato che le rivendicazioni di Albertsons sono “prive di fondamento”, nonché e un tentativo di ricevere una commissione di rottura del contratto “a cui non ha diritto”, riporta la Cnn.