Assemblea Coldiretti (7) Raffaele Fitto: “C’è un nuovo bilancio Ue. Va illustrato bene”

2025-07-21T17:07:09+02:0021 Luglio 2025 - 17:07|Categorie: Mercato|Tag: , |

Roma – A Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione Europea e commissario per le Politiche di Coesione, spetta in questi giorni il compito non facile di spiegare e logiche della nuova proposta settennale von der Leyen, che va a modificare radicalmente la Pac.

 Il nuovo bilancio Ue è stato accolto con grande scetticismo da tutto il comparto agrifood. Ci può illustrare la struttura della proposta UE?

Mi piace partire da un dato. C’è un nuovo bilancio, con una nuova architettura. Questo bilancio ha bisogno di essere illustrato bene. Noi abbiamo una conferma delle risorse sul primo pilastro, pari a 294 miliardi di euro, e la parte che attualmente nel bilancio è rivolta allo sviluppo rurale, per 87 milioni di euro, è invece all’interno dei piani nazionali regionali, questo nuovo fondo che deve essere definito. In questo fondo ci sono complessivamente 781 miliardi. Una buona parte sono assegnati tra agricoltura e le risorse per immigrazione e confini. La parte restante, 453 mld di euro, deve essere definita con i piani nazionali e regionali, e sarà un’occasione per sviluppare e garantire le risorse a cui si fa riferimento, in particolare quelle dello sviluppo rurale.

Ci sono a suo parere elementi di positività?

Mi sembra che siamo reduci dall’esperienza del PNRR, in cui le risorse a disposizione dell’agricoltura sono aumentate. Si apre peraltro una fase di lavoro di almeno due anni, che coinvolgerà gli stakeholders, e porterà a definire meglio i contenuti della proposta in termini di semplificazione e flessibilità. Non possiamo decidere sette anni prima come utilizzare le risorse e farlo in maniera immodificabile, all’interno di un mondo che cambia così velocemente. Dobbiamo essere in grado di spostare le risorse di fronte agli scenari nuovi, in modo rapido ed efficace.

Sul tema dei dazi americani, qual è ora l’atteggiamento della UE?

Io sono ottimista. Un’intesa è nell’interesse dell’Europa ma anche degli Stati Uniti. L’approccio dell’Europa è altamente propositivo, ma se un’intesa non fosse possibile, chiaramente la UE metterà in campo le sue contromisure. L’auspicio è che si possa trovare un momento di sintesi e una risposta positiva anche in questa direzione.

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