Assemblea Uiv (1), si conferma il calo generalizzato dei consumi di vino negli Usa

2024-07-11T16:14:29+02:0011 Luglio 2024 - 16:14|Categorie: Vini|Tag: , , , , |

Roma – Si è tenuta stamattina a Roma presso la sede di Confcommercio l’Assemblea generale di Uiv-Unione italiana vini. Presentati per l’occasione i dati dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly su base SipSource, piattaforma che misura le vendite – e gli effettivi consumi nel breve termine – nel 75% degli esercizi commerciali degli Stati Uniti, primo mercato per l’export di vino tricolore. E i numeri non mancano di elementi di preoccupazione. Si registra infatti nel mercato Usa un calo generalizzato da parte di tutti i principali Paesi fornitori ad eccezione del Cile (+12%), che ha puntato forte sui prezzi da saldo. L’Italia (-6%) fa meglio di Francia e Stati Uniti (-8%), di Australia e Spagna (-11% e -10%), ma non della sin qui inossidabile Nuova Zelanda, scesa anch’essa in terreno negativo (-1%).

 

Per il nostro Paese, i segni negativi sono sparsi a piene mani: dal Pinot grigio (-7%) al Chianti (-14%), con la notizia che a fare meno peggio sono questa volta i rossi (sottozero da settembre 2022), che chiudono i cinque mesi a -6.5% contro il -8% dei bianchi. Sono la stabilità del Prosecco (-0,6%) e dell’Asti (+1,6%) e ancor di più la crescita dei metodi charmat non Prosecco (+7%), che oggi valgono il 24% dei volumi di spumante italiano consumati negli Usa, a salvare il bilancio, in un quadro di sofferenza complessiva. A fronte del miglioramento ad aprile (+2%), il saldo tendenziale dei primi cinque mesi basato sugli ordini dei magazzini da parte di Horeca e Grande distribuzione segna un -8% di vendite complessive e -6% per i prodotti italiani.

 

Da sinistra: Federico Bricolo (Veronafiere), Ettore Prandini (Coldiretti), Giancarlo Giorgetti (MEF), Lamberto Frescobaldi (Uiv), Francesco Lollobrigida (Masaf), Massimiliano Giansanti (Confagricoltura), Tommaso Battista (Copagri). Fonte immagine: UIV. 

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