Oppeano (Vr) – Scatta in anticipo la stagione dell’influenza aviaria in Veneto. Il primo focolaio è stato rilevato a Oppeano (Vr) in un allevamento di tacchini, con un contagio arrivato due mesi prima rispetto al 2024. “Un segnale preoccupante per un virus ormai endemico, che si ripresenta ogni inverno”, commenta Diego Zoccante, presidente degli Avicoltori di Confagricoltura Verona.
Nella scorsa stagione, il Veneto aveva registrato 25 casi, quasi la metà dei 56 totali in Italia, confermandosi tra le aree più esposte per la posizione geografica lungo le rotte migratorie degli uccelli selvatici, principale vettore del virus. Il nuovo episodio segue un contagio recente in Friuli-Venezia Giulia (leggi qui) e coincide con la ripresa dei focolai in Danimarca e Paesi Bassi, dove sono già stati abbattuti oltre 220mila capi.
Per gli allevatori veneti si riaccende il tema della profilassi preventiva e dei danni economici indiretti, con gli indennizzi del 2022 ancora in sospeso. “Il rischio è che il peggioramento della situazione porti a nuove zone di restrizione e controlli su un raggio di 10 km dagli allevamenti colpiti”, spiega Zoccante.
