Parma – Nel 2024 Barilla Group ha realizzato ricavi consolidati per 4.883 milioni di euro (+0,3%), un Ebitda di 537 milioni (+8%) e un utile in discesa da 284 a 142 milioni a causa di diversi carichi fiscali. Gli investimenti hanno raggiunto 250 milioni di euro mentre il patrimonio netto è di 1,9 miliardi. I numeri sono stati pubblicati nell’ultimo bilancio economico dell’azienda. Il gruppo oggi conta 30 comprensori produttivi (15 in Italia e 15 all’estero), oltre 8mila dipendenti, 21 marche. Il 48,1% dei ricavi è generato dalla pasta, il 41,4% dai prodotti da forno e il 9,6% circa dai condimenti. Sul fronte delle aree geografiche di riferimento, l’Italia resta il primo mercato di sbocco, con il 36,1%. Europa e Russia rappresentano il 38,4%, le Americhe il 24% e l’Asia l’1,9%.
Come si legge nel report, le priorità di business per il 2025 per la categoria ‘Pasta’ convergono sul rafforzamento del ‘Piano Pasta’, già avviato nel 2024 e basato sul potenziamento della confezione blue-box, sul rilancio di Al Bronzo, sull’introduzione della pasta con maggior contenuto proteico. Per i ‘Condimenti’, la categoria che sta crescendo con maggior velocità, prosegue lo sforzo in corso, con l’introduzione di prodotti nuovi. Per quanto riguarda la ‘Bakery’ prosegue l’impegno nel rafforzamento della posizione di leadership per la colazione, gli snack e i pani, cogliendo anche l’opportunità dei 50 anni dalla nascita di Mulino Bianco. Tra gli altri obiettivi, poi, il processo d’innovazione, la ristrutturazione di Harrys, il lancio di Wasa come brand globale e l’introduzione di nuovi prodotti in sinergia con le produzioni attuali.
Foto tratta dal ‘Bilancio Economico 2024’ di Barilla, www.barillagroup.com