Saluzzo (Cn) – Una filiera che dai pascoli dei Pirenei conduce alle stalle piemontesi, un allevamento basato sul controllo rigoroso dell’alimentazione dei bovini e una pratica in stalla basata sulla profilassi e la prevenzione delle malattie oltre che sul benessere animale. Asprocarne Piemonte, Organizzazione di produttori di bovini da carne, ha presentato ieri a Saluzzo (Cn) l’avanzamento del progetto transfrontaliero di promozione triennale (aprile 2023 – marzo 2026) ‘Blonde d’Aquitaine: European Beef Excellence‘, cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito del Regolamento (Ue) 1144/2014 per la promozione di prodotti agroalimentari all’interno dell’Ue.
Attualmente la Blonde d’Aquitaine è la bovina francese più allevata in Piemonte, in particolar modo nelle province di Cuneo e Torino: qui arrivano i vitelli di peso compreso tra i 300 e i 400 chili per l’ingrasso e il finissaggio. Un periodo che fa la differenza: Blonde d’Aquitaine può vantare un protocollo di allevamento basato sull’applicazione dei disciplinari di produzione Sqnz (Sistema di Qualità Nazionale Zootecnica) garantiti dal Consorzio Sigillo Italiano. Il progetto mira a colmare parte del gap produttivo nazionale: in Italia la richiesta di carne è superiore alle risorse autoctone, perciò dagli anni Sessanta si è creato un flusso costante di approvvigionamento di vitelli dall’Europa, e in particolare dalla Francia. Oltre ai numeri il risultato è interessante anche dal punto di vista gastronomico: la carne risponde alle richieste del consumatore che, abituato alla pregiata razza Piemontese, predilige un prodotto magro, tenero e delicato nei sapori, tutte caratteristiche che si ritrovano nella Blonde d’Aquitaine.