Roma – Sono tre le proposte di bonus presentate per favorire la ripresa dell’economia italiana, per una somma totale di 3 miliardi di euro. Il primo incentivo, proposto dalla viceministra Laura Castelli, è un rimborso per le spese effettuate in bar e ristoranti, ma anche per scarpe, abbigliamento e forse mobili. Il bonus sarebbe legato ai pagamenti elettronici: attraverso il codice della transazione e della carta, lo Stato dovrebbe rimborsare direttamente il cliente in poco tempo. Tuttavia, viste le riserve delle associazioni dei commercianti, potrebbe essere esteso anche al contante, ma con tempi di rimborso dilatati e tramite compilazione di un modulo. Sarebbe inoltre allo studio l’entità dello sconto: si parla del 15-30%, con l’opzione di adeguarlo in base al costo medio della zona in cui viene effettuato. Il secondo provvedimento, pensato da Dario Franceschini, riguarderebbe gli acquisti effettuati nei negozi dei centri storici, duramente colpiti dallo smart working e dalla mancanza di turisti. Il bonus si applicherà a tutte le categorie merceologiche e si deve valutare se si tratterà di un contributo a fondo perduto o di un vero e proprio sconto. La terza proposta, della ministra Teresa Bellanova, vorrebbe invece fornire un incentivo fino a 5mila euro per le aziende che acquistino macchinari per l’agricoltura di manifattura italiana.
