Trento – Si è svolto a inizio agosto il consueto appuntamento con Prognosfruit, momento di confronto per i produttori melicoli dell’Emisfero Nord per conoscere e commentare le previsioni di produzione di mele per la stagione 2022/23. Guardando all’Italia è attesa una produzione totale di oltre 2,1 tonnellate, superiore del 5% rispetto a quella dell’anno scorso. Previsti cali in Alto Adige (-3%) e Trentino (-1%), mentre tutte le altre regioni sembrano tornare ai livelli degli anni passati. Segna un nuovo record la produzione biologica, che sfiora le 200mila tonnellate (+4% sul 2021), pari a più del 9% dell’offerta totale. Per quanto riguarda le diverse varietà, calano Golden Delicious (-5%), Braeburn (-15%), Fuji (-3%) e Jonagold (-18%). Segno positivo invece per Red Delicious (+7%), Gala (+2%) e Granny Smith (+18%). A preoccupare il comparto melicolo tuttavia, spiega una nota rilasciata da Assomela, è l’aumento generalizzato e incontrollato dei costi, da quelli produttivi a quelli legati a elettricità e packaging. L’associazione ha infatti stimato costi aggiuntivi per i produttori di circa 10 cent/kg che, in assenza di strumenti di mitigazione, andranno a incidere sull’intera campagna commerciale 2022/2023.
Campagna melicola 2022/23, produzione italiana a +5%. Preoccupa l’aumento dei costi
RepartoGrafico2022-08-08T11:22:02+02:008 Agosto 2022 - 11:22|Categorie: Ortofrutta|Tag: Assomela, Campagna melicola, Prognosfruit|
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