Milano – Campari pubblica i risultati finanziari del 2020. Da cui emerge che il Gruppo ha chiuso l’anno con vendite nette a 1,772 milioni di euro, con una variazione organica pari al -4,1% (-3,8% variazione totale) o del -2,5% escludendo l’attività di destoccaggio negli Stati Uniti. Mentre l’utile netto ammonta a 187,9 milioni di euro, in calo del -39,1% dopo rettifiche operative, finanziarie e fiscali pari a -14,2 milioni. L’utile netto rettificato risulta di 202,1 milioni (-24,4%), si legge nel documento. Che informa anche che la crescita continua e sostenuta nei mercati a elevata esposizione off-premise come Stati Uniti (nonostante l’attività di destoccaggio), Canada, Australia e Nord Europa ha contribuito a mitigare la debolezza nei mercati a maggiore esposizione on-premise, principalmente l’Italia, nonché il canale Global travel retail. “La nostra performance complessiva nel 2020 ha evidenziato una forte resilienza del business”, spiega Bob Kunze-Concewitz, chief executive officer. Che fa sapere che le prospettive per il 2021 rimangono caute dato il futuro incerto. “Nel frattempo”, prosegue, “continueremo a sfruttare gli investimenti digitali e online, insieme a un approccio dinamico multicanale, per adattarci rapidamente alla ‘nuova normalità’ di mercato, in particolare per quanto riguarda il canale e-commerce”.
