Cantina Pizzolato chiude il 2020 in crescita e incrementa la quota export

2020-11-26T11:25:26+01:0026 Novembre 2020 - 11:25|Categorie: Vini|Tag: |

Villorba (Tv) – La cantina trevigiana di vini biologici chiude il 2020 con il segno più e con la penetrazione in sette nuovi mercati. Merito, spiega l’azienda, dei forti investimenti fatti nella digitalizzazione, in particolare per l’e-commerce (vendita a +120%) e i canali social, e di un nuovo modo – più personale – di relazionarsi con i clienti nonostante la distanza. “Con la cancellazione delle fiere di settore a causa dell’emergenza sanitaria ci siamo resi conto che non saremmo arrivati ai nostri clienti e abbiamo accorciato le distanze grazie a una telecamera di ultima generazione, dando vita al nostro ProWein e Vinitaly digitale”, spiega l’export manager, Sabrina Rodelli. L’ingresso in nuovi mercati – Israele, Ungheria, Islanda, Australia, Sud Corea, Romania, Repubblica di Mauritius – è invece merito di una politica di diversificazione che ha permesso alla cantina di raggiungere una quota export del 90% e la presenza in 33 Paesi. “I numeri e i dati che registriamo in chiusura d’anno confermano che le strategie e le scelte adottate negli anni precedenti sono state lungimiranti”, continua Rodelli. “Mi riferisco in primis alle scelte di sostenibilità che caratterizza l’intera nostra filiera: il biologico si è rivelato anche quest’anno un segmento di mercato in ascesa e ci abbiamo creduto fortemente lavorando con impegno sul progetto dei vitigni resistenti Piwi ma anche su un packaging sostenibile e sull’utilizzo di energia pulita in cantina”.

In foto: il titolare di Cantina Pizzolato, Settimo Pizzolato

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