Roma – Nella cornice di Palazzo della Valle, a Roma, Confagricoltura, Carapelli Firenze e Unapol hanno inaugurato ‘La Prima dell’Olio’, la prima edizione di un nuovo appuntamento annuale che apre la campagna olearia 2025/26 e celebra l’extra vergine italiano. Una vera ‘prima’ teatrale in cui l’olio appena prodotto diventa occasione di confronto su produzione, strategie e nuovi linguaggi comunicativi.
Per l’Italia si prevede un’annata positiva: 300mila tonnellate (+21% sul 2024), con una forte crescita al Sud e cali al Centro-Nord. Il dato consente al Paese di recuperare la sua storica seconda posizione tra i principali produttori. Sul fronte mediterraneo, secondo gli ultimi dati COI (presentati il 28 ottobre 2025), leggera flessione per la Spagna e cali per Tunisia e Turchia, mentre l’Europa supera di poco i 2 milioni di tonnellate. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, richiama la necessità di valorizzare qualità e potenzialità della filiera. L’Italia resta anche il secondo consumatore mondiale, con un differenziale di prezzo stabile rispetto ai competitor. Positivo il lieve avanzo della bilancia commerciale nei primi sette mesi del 2025.
Centrale il ruolo dei giovani per far crescere il settore. Dall’accordo Carapelli–Confagricoltura–Unapol nasce un progetto formativo rivolto a Istituti Tecnici Superiori e Università. L’iniziativa partirà dall’Istituto Agrario Garibaldi di Roma. Per Ignacio Silva (presidente Deoleo–Carapelli) si tratta di un investimento anche in sostenibilità sociale. La serata, firmata dallo chef Umberto Vezzoli, ha mostrato come ristorazione e nuove narrazioni possano valorizzare le cultivar italiane. Tommaso Loiodice (Unapol) richiama infine l’importanza della filiera e di una comunicazione capace di far percepire l’extra vergine come alimento identitario e sostenibile.