Cereal Docks inaugura una pipeline sotterranea per il trasporto di oli vegetali. È la più lunga d’Italia

2025-12-18T14:48:10+01:0018 Dicembre 2025 - 14:48|Categorie: Mercato|Tag: , , , |

Porto Marghera (Ve) – È stata inaugurata oggi a Porto Marghera la nuova pipeline sotterranea per il trasporto di oli vegetali che collega l’impianto produttivo di via Banchina Molini di Cereal Docks, dove avviene lo sbarco del prodotto via nave, e il deposito costiero di via Righi, in cui è situato il parco serbatoi di stoccaggio.

La nuova infrastruttura logistica rientra nel Piano operativo triennale dell’Autorità di sistema portuale e porterà significativi vantaggi sia in termini ambientali che di efficienza: la pipeline elimina oltre 10mila trasferimenti anno su gomma tra i due stabilimenti di Cereal Docks a Porto Marghera, con un risparmio stimato di 28 tonnellate di CO₂ l’anno.

L’opera è frutto di un investimento da 5 milioni di euro e si sostanzia in una condotta interrata a 50 metri di profondità e lunga 3,1 km – di cui 2,7 km realizzati con tecnologia Toc (Trivellazione orizzontale controllata) – in grado di trasferire fino a 300 m³/ora di oli vegetali tra i due siti. Si tratta della Toc monotratta più lunga d’Italia e di una delle principali realizzazioni europee nel suo genere.

Presenti all’inaugurazione Mauro Fanin, presidente del Gruppo Cereal Docks, Matteo Gasparato, presidente dell’Autorità portuale del Mare Adriatico Settentrionale e Massimo Bitonci, assessore regionale alle attività produttive.

“Dal 2011 a oggi lo stabilimento di Marghera ha trasformato quasi 10 milioni di tonnellate di materie prime vegetali, arrivando a rappresentare circa il 50% del traffico portuale legato all’agribusiness”, afferma Mauro Fanin. “Cereal Docks ha sempre riconosciuto il ruolo strategico del Porto di Venezia e anche questo nuovo investimento – che non genera un ritorno economico diretto, ma ha una forte valenza ambientale, logistica e infrastrutturale – va in questa direzione. L’obiettivo che ci siamo posti nel piano industriale al 2028 è aumentare i volumi dell’impianto di Marghera del 50%, raggiungendo un milione e mezzo di tonnellate lavorate l’anno”.

 

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