Roma – La campagna cerasicola 2024 è stata caratterizzata da produzione ridotta, alta domanda e prezzi sostenuti. Come spiega Ismea, l’andamento climatico ha influito sulle rese.
Nelle aree vocate del Meridione, l’ammanco produttivo è stato tangibile già nella fase iniziale dello sviluppo dei frutti, per poi manifestarsi con l’avvio della raccolta. La ridotta scalarità e la conseguente concentrazione di prodotto in commercio non hanno, tuttavia, comportato difficoltà sul mercato, con una domanda superiore all’offerta fin dalle prime battute della nuova campagna. Diversa la situazione al Nord: la campagna, che aveva preso il via in maniera ottimale per quantità e qualità dei frutti, a seguito di grandinate e intense precipitazioni piovose tra maggio e giugno, ha subito una brusca inversione di tendenza.
Le quotazioni hanno beneficiato della scarsa presenza sul mercato interno di merce spagnola: +4% circa rispetto al 2023 (3,44 €/kg contro i 3,30 €/kg del 2023). Solo sul finire della campagna, a fronte di un’offerta nazionale ormai esigua e non più in grado di soddisfare la domanda, si è fatta sentire la pressione del prodotto estero, in particolare di quello proveniente dalla Turchia.
Sul fronte delle vendite al dettaglio i dati parziali (29 aprile-16 giugno) di NielsenIQ indicano per il 2024 un incremento dei volumi (+12,3%) rispetto alla campagna precedente e un più consistente incremento della spesa sostenuta dalle famiglie (+20,3%).