Nuoro – Il rinvio concesso da Bruxelles al blocco delle esportazioni di carni e salumi realizzati con suini sardi non placa le preoccupazioni del comparto. “Lo stop all’export, aggiungendosi alla grave crisi già in atto, potrebbe assestare un colpo durissimo alle aziende sarde”, spiega Roberto Bornioli, presidente di Confindustria Sardegna centrale. Per la Sardegna, infatti, quello delle lavorazioni suinicole è un comparto produttivo chiave che, prima della crisi, lavorava circa 30mila capi all’anno e impiegava quasi mille lavoratori. “Anche grazie alle azioni messe in campo dall’assessore alla Sanità Simona De Francisci, tra cui l’elaborazione del piano di eradicazione della Psa per il 2012 e la nomina del commissario straordinario, il rischio di un blocco immediato delle esportazioni, per il momento, è stato scongiurato. Ma, alla luce dell’incontro tecnico convocato in Regione il 12 settembre – al quale Confindustria ha partecipato accanto ai tecnici della Commissione europea e del ministero della Salute – è forte la consapevolezza che l’emergenza non sia finita. Se in tempi brevi non si mettono in funzione tutte le misure, a gennaio sarà la fine”. (ML)
Confindustria Sardegna centrale: peste suina, l’emergenza non è finita
RepartoGrafico2012-09-26T10:22:56+02:0026 Settembre 2012 - 10:22|Categorie: Salumi|Tag: confindustria nuoro, peste suina, roberto bornioli|
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