Palermo – Chiusura d’anno in positivo per il Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia, che rappresenta oltre 7mila viticoltori e circa 500 imbottigliatori per una produzione che supera le 80 milioni di bottiglie. “Dopo due annate complesse, la vendemmia 2025 ha segnato un ritorno a livelli produttivi più regolari, con circa 3 milioni di ettolitri raccolti su 97mila ettari vitati”, afferma il direttore, Camillo Pugliesi, direttore del Consorzio. All’estero, il 2025 ha mostrato dinamiche differenziate: “Negli Stati Uniti la tenuta del mercato è stata complessivamente positiva, pur in un contesto reso più complesso dalle politiche commerciali, mentre nell’area asiatica si è registrato un interesse crescente verso i vini siciliani.”
Ottimo il riscontro del mercato per i vini bianchi siciliani, a partire da Grillo e Lucido (Catarratto), in linea con le attuali tendenze di consumo. Con i suoi 29mila ettari, il Lucido è la varietà bacca bianca più diffusa in Sicilia. “Questo apre scenari importanti sia per la produzione di vini bianchi di pronta beva e freschezza, sia per l’elaborazione di bianchi strutturati da affinamento e basi spumante di grande pregio, come dimostrato nell’ambito del progetto ‘Vista Lucido’ appena concluso”, spiega il Consorzio in una nota. “Parallelamente, è proseguito lo studio sulle oltre 70 varietà autoctone presenti sull’isola: le micro-vinificazioni condotte nel 2025 hanno evidenziato almeno 7-8 biotipi di particolare interesse, che potranno arricchire ulteriormente il panorama enologico siciliano”.