Modena – Tra Modena e Reggio Emilia la vendemmia si è conclusa con una ottima qualità delle uve ma volumi inferiori. Lo rende noto il Consorzio Tutela Lambrusco, che parla di un calo pari al -17% sul 2024, una percentuale che scende a circa il 12% se si considerano solo le uve Lambrusco Grasparossa e Lambrusco di Sorbara, rendendo quella 2025 l’annata più scarsa dal 2017 ad oggi. A determinare questo risultato, da un lato la minore allegagione dovuta alla piovosità registrata nei mesi primaverili, dall’altro i picchi di temperatura dei mesi estivi che hanno portato a grappoli dal peso medio inferiore rispetto agli anni precedenti, specialmente nelle aree con difficoltà di irrigazione.
“L’andamento climatico particolare dei primi mesi dell’anno ha determinato una maturazione precoce delle uve”, commenta il presidente del Consorzio Tutela Lambrusco, Claudio Biondi. “Inoltre, le forti escursioni termiche registrate sia nel periodo primaverile che nelle settimane precedenti la vendemmia hanno portato ad una forte concentrazione degli aromi, che risultano quest’anno particolarmente spiccati con uve di qualità ottima”.
Immagine: vendemmia a Castelvetro (Modena), foto di Marco Parisi