Trento – Combattere la contraffazione in rete grazie a un sistema di intelligence online messo a punto dall’Università di Trento e con la cabina di regia del Comando Regionale Trentino-Alto Adige della Guardia di Finanza. È quanto prevede il protocollo di collaborazione firmato, tra gli altri, dal Consorzio Vini Valpolicella, che sarà parte attiva in una sperimentazione volta a identificare siti web contenenti presunti prodotti falsificati ed eventuali illeciti nell’utilizzo di riferimenti alle denominazioni d’origine. “La firma di questo protocollo conclude un percorso che ha caratterizzato il mio mandato, ponendo al centro la tutela delle nostre denominazioni, sempre più copiate e contraffatte”, spiega Andrea Sartori, presidente del Consorzio. Dal 2018 ad oggi sono 54 le iniziative legali a livello internazionale promosse dal Consorzio e 48 i controlli inclusi nell’attività di vigilanza a livello nazionale. “Con una spesa media nel triennio di oltre 150mila euro l’anno, il capitolo ‘tutela e vigilanza’ rappresenta una delle voci di costo più importanti del bilancio consortile – si legge in una nota stampa – oltre che una delle principali attività istituzionali perseguite dall’ente”.
Consorzio Vini Valpolicella: firmato patto contro la contraffazione online
Post correlati
L’Amarone Cesari Bosan 2016 si aggiudica i Tre Bicchieri 2026 del Gambero Rosso
1 Ottobre 2025 - 14:51
Packaging vino, secondo la ricerca Crealis i consumatori preferiscono le bottiglie con capsula
30 Settembre 2025 - 09:15
I marchi collettivi dei vini della Valpolicella passano dalla Camera di Commercio al Consorzio di tutela
29 Settembre 2025 - 18:14