Milano – Nei primi sei mesi del 2024 i consumi si attestano a -0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, non raggiungendo l’obiettivo di +1% previsto. L’analisi dell’osservatorio Confimprese-Jakala evidenzia un quadro di stagnazione, con tutti i settori merceologici allineati intorno alla media negativa. Tra i settori più colpiti troviamo l’abbigliamento-accessori (-0,6%), l’altro retail (-0,7%) e la ristorazione (-0,3%), che risente del calo nel numero di scontrini, nonostante i prezzi in aumento. Altalenanti le performance dei servizi, mentre il comparto casa-arredo soffre di una debolezza strutturale. Tra i canali di vendita, i centri commerciali e le high street si allineano a -0,4%, mentre il travel si conferma il più dinamico a +2,6%. A livello geografico, il Nord Italia resiste meglio con -0,3% sia per il Nord-est che per il Nord-ovest, mentre il Sud (-1,4%) e il Centro (-2,2%) faticano maggiormente.
Un timido segnale positivo arriva da giugno 2024, con un +0,3% rispetto a giugno 2023. La ristorazione (+3,9%) guida la ripresa, mentre l’altro retail (-1%) rimane volatile, con i servizi in crescita e la casa-arredo in calo. Fanalino di coda l’abbigliamento-accessori a -1,8%. Tra i canali di vendita, brillano i negozi di prossimità (+3,5%) e i centri commerciali (+1,6%), mentre le high street (-1,6%) accusano il colpo. A livello geografico, il Nord si distingue con +1,1% nel Nord-est e +0,3% nel Nord-ovest, mentre il Sud (-4,0%) e il Centro (-0,2%) arrancano. Tra le regioni, spiccano la Basilicata (+4,6%) e il Friuli Venezia Giulia (-4,1%). Tra le città, Matera (+5,5%) è la migliore, mentre Udine (-5,0%) è la peggiore.