Broni (Pv) – Si è tenuto ieri pomeriggio presso Terre d’Oltrepò un incontro dei soci con l’enologo Riccardo Cotarella, volto a tracciare “il percorso che porterà a produrre uva di qualità in vigna e quindi vino che rispecchi standard qualitativi di alto livello”, spiega la cantina in una nota. Cotarella sarà quindi consulente di Terre d’Oltrepò per la stagione vitivinicola 2020. Una collaborazione che si concretizzerà in una selezione di vini che saranno sul mercato dalla prossima primavera. Vini che, spiega la cantina, avranno un posizionamento medio-alto e rappresenteranno l’espressione vinicola del territorio: Pinot Nero, Bonarda, Barbera, Buttafuoco, Pinot Grigio e Riesling.“Credo che in questi anni abbiamo fatto l’impensabile. Dal commissariamento imminente abbiamo risanato l’azienda dandole una parvenza di normalità, riorganizzandola e dando una prospettiva commerciale per il futuro”, spiega il presidente di Terre d’Oltrepò, Andrea Giorgi, che aggiunge: “Il progetto qualità è la nostra ancora di salvezza unito al nuovo progetto di ‘normalità e moralità’ che deve partire subito. Deve essere dura e ferma la nostra posizione nei confronti di ciò che è accaduto in queste ore in Oltrepò”. Nel frattempo è stata convocata per il 10 febbraio, presso il teatro Carbonetti di Broni, l’assemblea dei soci che decreterà la fusione della cantina La Versa in Terre d’Oltrepò.
in foto da sinistra: Riccardo Cotarella e Andrea Giorgi
