Conegliano (Tv) – La creazione di un vero e proprio passaporto genetico dei principali vitigni autoctoni italiani. È questo l’obiettivo del progetto di ricerca “Valorizzazione dei principali vitigni autoctoni italiani e dei loro terroir”, finanziato dal Mipaaf e coordinato dal Cra-Vit di Conegliano (Tv), che lo ha presentato venerdì scorso in occasione delle celebrazioni per il suo noventennale. Il progetto, che ha permesso di conoscere la composizione dettagliata delle uve alla raccolta, permetterà di esaltare al massimo le peculiarità organolettiche dei diversi vitigni. Inoltre, conoscere l’espressione genica, sia nelle fasi principali dello sviluppo vegetativo della pianta, sia durante il processo di maturazione dell’uva, permette di intervenire – ad esempio sui tempi e sui modi di concimare o irrigare il vigneto – sulla base di indici genetici e non più fisiologici. Lo studio mostra anche il grado di adattamento dei vitigni ai vari terroir, per ottimizzare la loro espressione qualitativa in diversi ambienti.
Cra-Vit: un passaporto genetico per i vitigni autoctoni italiani
federica2013-12-11T11:55:22+02:0011 Dicembre 2013 - 11:55|Categorie: Vini|Tag: Cra-Vit, passaporto genetico, vitigni autoctoni|
Post correlati
Pizzolato: il Prosecco Doc Brut Rosé entra nella linea M-Use (anche in formato da 200 ml)
23 Maggio 2025 - 10:17
Consorzio Tutela Vini d’Irpinia, confermato il nuovo CdA per il triennio 2025-2027
21 Maggio 2025 - 14:35