Reggio Emilia – Il Tribunale di Reggio Emilia ha rinviato l’adunanza dei creditori del Gruppo Ferrarini, che è stata quindi spostata dal 22 gennaio al 13 maggio. La dilazione, così come una proroga dei termini per la presentazione di una proposta alternativa a quella del gruppo Pini, era stata richiesta a più riprese dalla cordata composta, tra gli altri, da Bonterre-Grandi Salumifici Italiani e Intesa Sanpaolo. Che negli scorsi mesi, aveva presentato una manifestazione d’interesse per l’acquisizione di Ferrarini e Vismara, respinta dalla famiglia Ferrarini. A presentare il reclamo sono state Intesa Sanpaolo e Amco, la società del ministero dell’Economia che ha incorporato i crediti verso Ferrarini di Veneto Banca e Popolare di Vicenza (valutati in circa 37 milioni di euro), che hanno impugnato alcuni atti del commissario giudiziale Bruno Bartoli. Il quale, secondo Intesa San Paolo, non avrebbe permesso alla cordata di accedere ai dati della procedura se non sottoscrivendo un impegno di riservatezza con una penale di 600mila euro in caso di violazione. Decisione che, secondo i ricorrenti, avrebbe ostacolato la presentazione di proposte concorrenti. L’impugnazione è stata tuttavia respinta dal giudice delegato Niccolò Stanzani Maserati. Mentre il 27 dicembre il tribunale ha rigettato anche la richiesta di rinvio dell’adunanza dei creditori. Il 31 dicembre, tuttavia, la cordata ha depositato un nuovo ricorso, che è stato infine accolto.
Crisi Ferrarini: spostata dal 22 gennaio al 13 maggio l’adunanza dei creditori
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