Cso Italy: vendite di ortofrutta a -3,6% ad agosto. Consumi in calo per il terzo mese consecutivo

2020-10-29T16:18:17+02:0029 Ottobre 2020 - 16:18|Categorie: Ortofrutta|Tag: , , |

Faenza (Ra) – “L’ortofrutta rischia di chiudere l’anno in negativo”. Questo il commento di Cso Italy, sulla base delle rilevazioni Gfk, agli ultimi dati di vendita del comparto. Che ad agosto, per il terzo mese consecutivo, mostrano un trend al ribasso:-3,6% rispetto allo stesso mese del 2019, per un totale di 450mila tonnellate. Nel dettaglio, i volumi di frutta acquistati sono stati pari a 262mila tonnellate, -5,6% anno su anno, mentre per gli ortaggi la contrazione si è fermata a -0,7%, per un totale di 187mila tonnellate. Tiene il biologico, con quantitativi pressoché in linea con quelli dello scorso agosto. Emergono differenze sul fronte dei prezzi, con la frutta che mostra prezzi in crescita dell’8,4%, con una media pari a 1,69 euro/kg, e la verdura che cala del 7,5%, con un prezzo medio di 1,76 euro/kg. Per il prodotto confezionato, a fronte di un incremento dei volumi acquistati del 5%, si ha una contrazione del prezzo medio del 3%. Bene le insalate di IV Gamma, in ripresa dopo la debacle dei mesi precedenti, con un +6% anno su anno. Nell’analisi dei canali di distribuzione, la Gdo cresce dell’1% a volume: supermercati (+3%), superette (+17%), ipermercati (-3%) e discount (-2%). Prosegue invece il collo dei canali tradizionali: -7% per gli ambulanti e -20% per i fruttivendoli. “Facendo un’analisi dei primi otto mesi dell’anno, il totale supera le 4 milioni di tonnellate di ortofrutta acquistata”, commenta il direttore dell’Osservatorio di Mercato di Cso Italy, Elisa Macchi. “Il saldo nel confronto con lo scorso anno è ancora positivo (+1%). Se però il trend restasse anche a settembre lo stesso degli ultimi tre mesi, tale bilancio diventerebbe negativo”. E aggiunge: “In particolare, nel confronto gennaio-agosto 2020 sul 2019, la frutta segna già una contrazione dell’1%, con un totale di un milione 837.800 tonnellate acquistate. Reggono gli ortaggi, che con un +4% salvano, per il periodo in esame, la categoria”.

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