Washington D.C. – Cosa faranno i retailer Usa di fronte ai nuovi dazi? Come riporta la Nbc, prima di riscuotere una tariffa si svolgono molte trattative tra un importatore statunitense, un produttore d’oltreoceano ed eventuali intermediari, secondo quanto ha dichiarato Craig Fuller, amministratore delegato di FreightWaves, una società di consulenza che lavora nell’ambito delle catene di fornitura. Alcune aziende, tra cui Target, Best Buy e Hyundai, hanno dichiarato di voler trasferire ai clienti parte dei costi più elevati delle tassazioni. Walmart, invece, ha cercato di fare pressione sui suoi fornitori cinesi affinché abbassassero i costi in previsione dei dazi, incontrando resistenza.
Altre aziende, in particolare i venditori di beni di lusso, applicano enormi ricarichi sulle merci che importano negli Stati Uniti e potrebbero decidere, in ultima analisi, di sopportare i colpi ai già elevati margini di profitto, come ha detto Fuller. Anche altre aziende che godono di ampie quote di mercato decideranno se assorbire costi più elevati per mantenere la loro posizione dominante. Per coloro che assorbono il costo dei dazi e non aumentano i prezzi, ci sarà comunque un costo. Queste aziende avranno meno soldi da investire per far crescere le loro attività, il che può avere un impatto negativo sul mercato del lavoro se porta a licenziare lavoratori o a non aggiungere posti di lavoro.