Roma – Nel nuovo decreto bollette riguardante il prossimo trimestre, approvato ieri in Consiglio dei ministri con una dote di 4,9 miliardi, sono state confermate una parte delle misure di alleggerimento delle bollette di famiglie e imprese. È stato confermato innanzitutto il taglio dell’Iva al 5%, sia per gli usi civili che per quelli industriali. Per quanto riguarda le misure in vigore fino al 31 marzo, il Governo ha deciso di estendere ad aprile anche se in misura ridotta (35% del valore applicato nel primo trimestre) solo le aliquote negative della componente Ug2, che saranno applicate per gli scaglioni di consumo fino a 5mila metri cubi l’anno. Restano azzerati gli oneri fiscali per la parte gas, mentre le voci parafiscali nella fattura elettrica saranno ripristinate a partire dalla prossima bolletta.
Sul fronte delle imprese viene mantenuto lo schema dei crediti d’imposta differenziati per tipologia: come fanno sapere dal Mef, “Fino al 30 giugno le aziende potranno continuare a beneficiare dei crediti d’imposta al 40% (per i non energivori) o al 45% (per energivori, gasivori e non gasivori) se nel primo trimestre 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette superiore al 30% rispetto al primo trimestre 2019).
