Bruxelles (Belgio) – L’industria del food delivery potrebbe essere scossa da una grave accusa: i due giganti del settore, Delivery Hero e Glovo, sarebbero coinvolti in un presunto cartello. Secondo le autorità europee, le due aziende avrebbero attuato pratiche anticoncorrenziali, spartendosi i mercati e scambiandosi informazioni sensibili.
I sospetti della Commissione si concentrano in particolare sul periodo precedente all’acquisizione di Glovo da parte di Delivery Hero, che già ne deteneva quote di minoranza dal 2018. Quest’operazione, che ha ulteriormente consolidato la loro posizione di dominio sul mercato – l’azienda tedesca è presente in oltre 70 Paesi del mondo e collabora con più di 500mila ristoranti; quella spagnola opera in più di 1.300 città in 25 Paesi e ha chiuso il 2023 con un fatturato sopra i 150 milioni di euro – avrebbe potuto nascondere accordi collusivi volti a limitare la concorrenza e ad aumentare i profitti a discapito dei consumatori e dei ristoratori.
Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, ha sottolineato la gravità delle accuse: “Se confermato, tale comportamento potrebbe costituire una violazione delle regole di concorrenza dell’Ue, con potenziali effetti negativi sui prezzi e sulla scelta per i consumatori e sulle opportunità per i lavoratori”.