Milano – Negli ultimi cinque anni la fiducia nei brand è aumentata, con una crescita più marcata per quelli di nicchia (+29,2%) rispetto ai grandi marchi (+20,1%). Lo evidenzia lo studio ‘Brand Connection, The Age of Meaningful Brands’ di Deloitte, condotto su oltre 7mila consumatori in Italia, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Giappone ed Emirati Arabi Uniti. Secondo la ricerca, il 60% degli intervistati considera i brand una garanzia di qualità e affidabilità, mentre il 52,3% li percepisce come punti di riferimento per decisioni rapide e sicure. La fiducia è più forte tra i giovani, più propensi a credere sia nei marchi emergenti sia nei grandi nomi.
In contemporanea, cresce l’attenzione alla qualità del prodotto e alla funzionalità, con il nome del brand che passa in secondo piano. “Si tratta di un cambiamento di atteggiamento dettato dall’incertezza economica, che ha reso i consumatori più cauti e razionali, con un impatto particolarmente evidente nella fascia 55-65 anni”, evidenzia lo studio. Quando percepiscono che il rapporto tra costo e beneficio non sia più equilibrato, i consumatori riducono l’attenzione verso il brand o si orientano verso marchi alternativi in grado di garantire maggiore valore.
La fedeltà ai brand, infatti, non è scontata: il 45,7% degli intervistati non si sente legato a nessun marchio, e la propensione al ‘brand switching’ resta elevata. La rilevanza di un marchio si costruisce giorno per giorno, attraverso prodotti di qualità, esperienze dirette e comunicazioni autentiche. I giovani tra i 25 e i 34 anni sono i più sensibili all’esperienza diretta (26,1%), mentre la pubblicità gioca un ruolo chiave in paesi come Cina (25,5%) ed Emirati Arabi Uniti (23,7%).
In Italia, quasi metà dei consumatori considera i brand garanti di qualità (48,4%) e in grado di ispirare (45,7%). I marchi di nicchia sono apprezzati per la loro autenticità (45,1%), ma il 42,6% degli italiani non si sente particolarmente legato ad alcun brand, percependoli come troppo simili tra loro. Le piattaforme digitali e i social media assumono un ruolo centrale: social commerce e promozioni esclusive rafforzano il legame con il brand, mentre lo storytelling emozionale è particolarmente efficace nel settore food.
“Essere rilevanti significa entrare in sintonia con valori, bisogni ed emozioni dei consumatori. L’autenticità e la partecipazione alla conversazione culturale costruiscono fiducia e rilevanza duratura”, commenta Andrea Laurenza, consumer industry leader di Deloitte Central Mediterranean.