Dermatite nodulare contagiosa, allevatori veneti in crisi: “Servono vaccini e sostegni subito”

2025-07-08T11:24:57+02:008 Luglio 2025 - 11:24|Categorie: Mercato|

Venezia – È forte la preoccupazione tra gli allevatori veneti per la diffusione della Dermatite nodulare contagiosa (LSD), una malattia virale dei bovini trasmessa da insetti vettori (mosche, zanzare, zecche).

Dopo i primi casi in Sardegna, con oltre 300 capi abbattuti, un focolaio è stato confermato a Porto Mantovano (Mantova), spingendo il Ministero della Salute a istituire zone di protezione (20 km) e sorveglianza (50 km) che coinvolgono le province di Verona, Padova, Vicenza e Rovigo. Le restrizioni alla movimentazione del bestiame stanno mettendo in crisi le aziende zootecniche, in particolare nella Bassa Padovana e nella Bassa Veronese.

I rappresentanti di Confagricoltura Veneto denunciano gravi difficoltà operative, compresa l’impossibilità di immettere nuovi animali in stalla. Particolarmente colpito il settore lattiero-caseario, che rischia gravi ricadute commerciali. Il timore, infatti, è che gli allevatori si vedano costretti a destinare tutto il latte alla pastorizzazione, riducendo la capacità produttiva delle aziende. Il rischio maggiore è per i prodotti freschi a latte crudo.

Confagricoltura chiede al Ministero e alla Regione Veneto interventi urgenti, tra cui una campagna vaccinale rapida e capillare, per contenere la diffusione del virus e proteggere un settore fondamentale per l’economia locale. Ad oggi, in Sardegna si contano nove focolai e sono già in corso le vaccinazioni su circa 300mila capi (leggi qui). Anche in Lombardia è stato attivato il massimo livello di allerta.

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