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Dice la NielsenIQ che gli acquisti in Italia restano ancora cauti. Ecco perché

2024-10-28T14:54:15+02:0028 Ottobre 2024 - 14:54|Categorie: in evidenza, Retail|Tag: , , , |

Di Giulio Rubinelli

In Italia, dice l’ultimo report sui consumi di Nielsen IQ, resta la tendenza alla cautela. Prontezza dell’IA, evoluzione dell’omnichannel e costi delle materie prime saranno i principali catalizzatori del 2025. La spesa sarà influenzata da prezzi, utenze, recessione economica e riduzione all’essenziale.

Catalizzatori del cambiamento nel 2025 in Italia, in Europa e nel mondo

Predisposizione per l’Intelligenza Artificiale: a livello mondiale il 40% dei consumatori accetterebbe una raccomandazione di prodotto da parte del proprio assistente IA, quota che sale al 47% guardando all’Italia. Un altro 40% nel mondo e un 44% nel Bel Paese sfrutterebbe poi l’IA per automatizzare e velocizzare le proprie decisioni di acquisto quotidiane. Risulta quindi essenziale che le aziende valutino quali innovazioni dell’IA saranno interessanti per i consumatori Millenials e GenZ e forniscano opzioni per supportare i consumatori più anziani. Un 53% dei consumatori, sempre in Italia, consentirebbe agli smart devices di ordinare automaticamente i prodotti nel momento di necessità.

Evoluzione dell’omnichannel

Il social commerce ha portato all’evoluzione dell’omnicanalità, con un aumento dell’11,6% delle performance di vendita online a livello globale e l’ascesa della gamification, con il 36% dei consumatori che dichiara di voler spendere di più per un acquisto grazie a un’esperienza in-app. Se l’Europa ha visto un aumento del 14,9% delle vendite, l’Italia non sembra seguire questo trend: con un 60% dei consumatori che ignora o salta l’annuncio di un prodotto sui social network.

I costi delle materie prime

Il 60% degli intervistati ha dichiarato che acquisterà meno snack e prodotti dolciari se i prezzi continueranno ad aumentare o a rimanere alti per i prossimi tre mesi. Il cacao (+128%), il caffè (+43%) e il latte (+44%) sono “materie prime calde” secondo le misure di Trading Economics, e l’aumento dei prezzi comporta un impatto significativo sui volumi di vendita delle categorie o dei prodotti correlati. Questo ha portato a un incremento di vendite notevole nei discount, diventati ora il terzo canale per acquisti in più rapida crescita nell’ultimo anno.

Tendenze principali che inquadrano la spesa prevista per il 2025

Come anticipato, la principale preoccupazione dei consumatori rimane l’aumento dei prezzi dei generi alimentari sia a livello globale (per il 33% delle persone) sia a livello nazionale (per il 29% degli italiani). La tendenza si rispecchia in Europa nella disparità tra crescita delle vendite a valore (+6,9%) e la più lenta crescita a volume (+1,5%) da giungo 2023 allo stesso mese nel 2024.

Seguono l’aumento dei costi delle utenze, che impensierisce il 20% dei consumatori in tutto il mondo e il 27% in Italia, e la minaccia di una recessione economica, segnalata rispettivamente dal 19% e dal 23%. Sia in Europa sia in Italia, rimane alta la tensione per l’escalation militare. Infine, a causa degli eventi metereologici sempre più estremi in tutto il mondo, anche il cambiamento climatico occupa uno dei posti più alti della classifica delle preoccupazioni.

La maggioranza dei consumatori intervistati nel mondo (67%, italiani inclusi) è disposta a provare un nuovo marchio a prezzo più basso, e il 36% a livello globale e il 29% a livello nazionale acquista unicamente prodotti in promozione indipendentemente dal brand.

A livello mondiale una parte degli acquirenti intende continuare a ridurre le spese non essenziali, come la ristorazione fuori casa (38% dei rispondenti), l’intrattenimento fuori casa (per il 37%) e le opzioni di food delivery o takeaway (per il 36%). In Italia anche i costi per l’abbigliamento e le vacanze / occasioni speciali verranno ridotti, rispettivamente per un significativo 34% e 29% dei consumatori.

In merito alle nuove opportunità per il mercato, i consumatori intenzionali sono disposti a pagare un prezzo superiore per caratteristiche a valore aggiunto. Nel settore della tecnologia e dei beni durevoli, le vendite di unità di smartphone e telefoni mobili di fascia alta sono aumentate del 17% nel 2023 rispetto al 2019, mentre le opzioni economiche erano diminuite del 32% nello stesso periodo.

 

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