Verona – Poche persone in strada, poco rumore, esercizi commerciali semi vuoti. Un’atmosfera surreale quella che, dalla sera di domenica 8 marzo, ha invaso il centro storico di Verona. Tante le attività che hanno scelto di chiudere per far fronte all’emergenza Coronavirus. Ma tanti gli esercizi di ristorazione che hanno scelto di avvalersi di servizi di food delivery. Il decreto ministeriale dell’8 marzo, infatti, dispone l’apertura di ristoranti e bar dalle 6 alle 18, mantenendo almeno un metro di distanza tra i clienti. Ma c’è la possibilità di tenere aperta la cucina dopo le 18 per preparare pietanze per i servizi di consegna a domicilio. Sono i rider, infatti, a popolare le vie del centro di Verona. Che in sella ai propri mezzi offrono il servizio di food delivery. In questo modo si limitano i contatti ma si permette ai clienti di mangiare un buon piatto fra le mura domestiche. E ai dipendenti di mantenere, seppure in una forma diversa, un’occupazione.
Diretta Coronavirus/ A Verona strade deserte. Ma dilaga il food delivery
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