Bologna – Il banco taglio piange. E’ un dato oggettivo che si ripercorre in tutte le strutture della Distribuzione Moderna. Le gente preferisce evitare le code e crede che l’affettato a peso variabile sia meno “igienico” di quello confezionato. Da qui la grande crescita delle vaschette che consentono, fra l’altro, una shelf life più lunga. E, per gente che fa la spesa una volta alla settimana, questo diventa un fattore strategico. Ecco allora l’esigenza di “supportare” il banco taglio con idee e soluzioni in grado di movimentare il consumo dei salumi in questo segmento. Un’idea intelligente l’ha avuta Vincenzo Giuliani, buyer di Conad, che costituisce da sempre un punto di riferimento privilegiato per le aziende del fresco-freschissimo. Di cosa si tratta? Giuliani ha chiesto alle aziende del settore di poter affettare e preincartare i vari salumi per poi proporli ai consumatori. Per questo, lunedì 30 marzo ha riunito i principali attori della filiera per discutere della proposta. Erano presenti: Lorenzo Beretta di Isit; Davide Calderone e Nicola Levoni, rispettivamente direttore e presidente di Assica; Ettore Prandini, presidente di Coldiretti; Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura; Vittorio Capanna, presidente del Consorzio del prosciutto di Parma; Giuseppe Villani e Mario Emilio Cichetti, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio del prosciutto di San Daniele, oltre alla dirigenza di Conad, composta da Francesco Pugliese, Francesco Avanzini e Daniele Furlani. L’idea è sostanzialmente piaciuta. E ieri la gran parte dei consorzi aderenti a Isit ha dato parere favorevole per procedere in questo percorso. I passi successivi saranno quelli di chiedere una deroga al Ministero. Occorre però fare in fretta. Le tempistiche del ‘sell in’ incombono.
