Roma – Registriamo una delle lamentele più ricorrenti, tra gli imprenditori del settore alimentare. E’ quella di non sentirsi adeguatamente supportati dagli uffici che dovrebbero gestire le approvazioni. I Ministeri di competenza hanno ridotto la loro attività e molto lavoro viene svolto in modalità “smart”. Ma questo causa blocchi allo sviluppo di nuovi prodotti e packaging. Come pure di progetti di filiera che stavano nascendo soprattutto in ambito allevatoriale. E’ (parzialmente) comprensibile che in questo momento di mercato ci sia meno spazio per la discussione di progetti nuovi e di inserimenti di prodotto sugli scaffali della distribuzione. Ma la richiesta di una attenzione maggiore alle nuove iniziative messe in atto dalle aziende ci sembra assolutamente ragionevole.
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