Roma – Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, non ci sta. E picchia duro sui buoni spesa. In effetti non tutti i punti vendita Conad li accettano, ma c’è un motivo. Lo spiega in una intervista al Corriere della Sera. Alla domanda del giornalista: “Cosa ne pensa del lavoro dei Comuni: sono loro ad erogare i buoni spesa per i bisognosi”, così risponde: “Ecco, si poteva pensare un contributo più complicato? Non era meglio affidare a Poste Italiane questo onere dotando le famiglie indigenti di carte prepagate? Hanno la rete distributiva per far affluire quei 400 milioni di euro in maniera veloce e capillare. E invece no, si usano i Comuni che non sanno spesso come fare. Sugli 81 punti vendita di Margherita Distribuzione 81 ordinanze comunali diverse. C’è un sindaco che ha scritto dei fogli a penna. Sui buoni spesa tutte le insegne stanno riconoscendo il 10% di sconto sugli acquisti, ma vogliamo parlare delle commissioni? La Grande Distribuzione deve poi riconoscere il 5-10% del valore facciale ai gestori dei circuiti di questi buoni pranzo: l’investimento complessivo a nostro carico al 15-20%”.
Diretta Coronavirus/Pugliese picchia duro sui buoni spesa
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