Bruxelles – È ormai scontro a viso aperto tra Unione europea e Stati Uniti per l’assegnazione dei domini internet .wine e .vin. Da un lato ci sono i produttori europei, che sostengono la necessità di porre dei limiti a queste concessioni per tutelare le denominazione d’origine. Dall’altra gli Usa, che sollecitano l’Icann – l’ente autorizzato a concedere i domini internet – a procedere con la loro assegnazione in quanto, come specificato in una lettera datata 30 gennaio, qualsiasi tutela specifica sarebbe dimostrazione di “cattiva fede” da parte dell’organismo non profit. In tutta risposta, il 3 febbraio scorso l’Ue ha fatto sapere che, in mancanza di un accordo tra i produttori di vino a denominazione d’origine e le tre società che concorrono all’assegnazione dei domini, Europa, Norvegia e Svizzera si schiereranno per il rigetto delle estensioni .wine e .vin per il “danno che possono causare ai titolari delle denominazioni a indicazione geografica, ai produttori e ai consumatori di tutto il mondo”.
È ancora battaglia per i domini internet .wine e .vin
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