Washington (Usa) – Ad agosto, i dazi introdotti dall’amministrazione Trump hanno avuto un impatto significativo sugli scambi commerciali. Stando ai dati diffusi questa mattina dal Bureau of Economic Analysis (Bea) del Dipartimento del Commercio americano – rapporto ritardato di oltre sette settimane a causa dello shutdown del governo federale – ad agosto 2025, le importazioni di beni e servizi sono diminuite del 5,1% a quota 340,4 miliardi di dollari rispetto a luglio. Mese in cui, come ricorda Italia Oggi, le aziende americane si erano rifornite di prodotti made in Europa prima dell’entrata in vigore dei dazi il 7 di agosto. Un dato, quello delle importazioni in calo, che ha inciso sul deficit commerciale degli Stati Uniti, che ad agosto è diminuito del 23,8%: dai 78,2 miliardi di dollari di luglio ai 59,6 miliardi di dollari. Le esportazioni Usa, stando al rapporto del Bea, sono invece aumentate dello 0,1% ad agosto, raggiungendo i 280,8 miliardi di dollari.
Nel frattempo, come scrivevamo su alimentando, prosegue la battaglia legale davanti alla Corte suprema, che vede l’amministrazione Trump opposta a sette imprese e dodici Stati. Che sostengono che il presidente abbia ecceduto la propria autorità imponendo dazi di importo e durata illimitati ai sensi dell’International Emergency Economic Powers Act (Ieepa). La decisione della Corte Suprema è attesa nelle prossime settimane.