Roma – Segnali di rallentamento dai Bric. Dopo un 2010 brillante (+7,5%), il tasso di crescita del Brasile ha conosciuto un deciso ribasso. Complici i rallentamento di alcuni investimenti pubblici, Il gigante sudamericano è cresciuto del 2,7% nel 2011 e le stime parlano di una crescita del 2,5% nel 2012. Non va meglio la Cina. Che comunque dovrebbe chiudere l’anno con una crescita del prodotto interno lordo del 7,5%. Un miraggio per qualsiasi paese europeo, ma alcuni segnali preoccupano l’establishment del Paese asiatico. Il calo delle esportazioni dovuta alla crisi in occidente e lo scoppio della bolla immobiliare hanno prodotto una forte contrazione per la borsa di Shangai. Bene invece India e Russia. La prima nel secondo trimestre ha registrato un progresso del Pil del 5,5%, grazie soprattutto alle ottime performance del settore agricolo. La conferma di Putin e il buon andamento delle materie prime hanno, invece, consentito alla Russia di tenersi al riparo dagli scossoni dell’economia internazionale e di registrare tassi di crescita annui stimati intorno al 4,5%. (PF)
ESTERI
La crisi pesa anche sui Bric
RepartoGrafico2012-10-01T10:45:49+01:001 Ottobre 2012 - 10:45|Categorie: Mercato|Tag: bric, economia mondiale|
Post correlati
Consumatori single in aumento: come cambiano i comportamenti d’acquisto secondo un’indagine YouGov
12 Novembre 2025 - 14:15
L’Unesco ha dato il primo sì per il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale
11 Novembre 2025 - 10:56
High Quality Food e Proposta Terza (Benetton): siglato un accordo con un bond da 5 milioni di euro
11 Novembre 2025 - 10:50