• Claudio Mazzini

Export f&b: +5,9% nel primo trimestre 2025, ma gli operatori temono l’effetto dazi. L’analisi Coldiretti

2025-06-23T10:51:29+02:0023 Giugno 2025 - 10:51|Categorie: Mercato|Tag: , , , , , |

Roma – Lo spettro dei dazi e le guerre commerciali non fermano l’export agroalimentare made in Italy. Nel primo trimestre 2025, stando a un’analisi di Coldiretti su dati Istat, l’export f&b ha fatto registrare un aumento del +5,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In questo contesto, gli Stati Uniti si confermano il primo mercato di sbocco extra Ue per le specialità italiane, con un export nei primi tre mesi dell’anno che ammonta a 2,1 miliardi di euro.

Guardando alle categorie merceologiche, ‘ortaggi freschi trasformati’ e ‘frutta fresca trasformata’, insieme a ‘oli e grassi’ rappresentano le più performanti, rispettivamente con 672,3 milioni di euro di prodotti esportati, 472,6 e 374,1 milioni. Seguono vino e mosti, animali e carni, e latte e derivati.

Ma, nelle ultime settimane, cresce sempre più tra gli operatori della filiera il timore dell’effetto dazi. A partire dal settore vitivinicolo: secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini, ad aprile, l’export di vino italiano verso gli Usa ha registrato un calo del 7,5% a volume e del 9,2% a valore (a quasi 154 milioni di euro). I dazi imposti durante il primo mandato di Trump, stando a uno studio Coldiretti, avevano portato a una diminuzione delle esportazioni di beni made in Italy. Tra il 2019 e il 2020, come ricorda Repubblica A&F, la frutta ha subito un calo del 15%, carni e prodotti ittici lavorati del 28%, i formaggi e le confetture del 19%.

“Occorre consolidare il patrimonio f&b italiano con accordi commerciali equilibrati, infrastrutture logistiche moderne e un impegno crescente nella tutela delle denominazioni di origine”, sottolinea Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, a Repubblica A&F. “Gli Stati Uniti sono un partner fondamentale ma anche il terreno su cui si gioca la sfida contro l’Italian Sounding, che sottrae valore alle nostre produzioni”.

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