Torino – Ferrero Italia chiude l’esercizio (al 31 agosto 2025) con risultati positivi. Le vendite crescono del 3,5%, portando il valore del mercato domestico a 1,85 miliardi di euro, mentre la holding delle attività italiane registra un utile d’esercizio di circa 200 milioni di euro. Nel corso dell’anno il Gruppo ha inoltre investito 108 milioni di euro in beni materiali sugli asset industriali italiani.
Un risultato arriva in un contesto complesso, segnato dall’aumento dei prezzi delle materie prime, in particolare delle nocciole. In questo scenario l’utile di Ferrero Commerciale scende da 57 a 51,7 milioni di euro, ma le vendite (sell-out) crescono sia a valore sia in quota di mercato, trainate dal core business del cioccolato, dalle ricorrenze, da Nutella – anche nella versione plant based – e dal lancio di nuovi prodotti come Tronky Sandwich.
Innovazione e diversificazione restano leve strategiche. Nel terzo trimestre Ferrero ha presentato cinque nuovi prodotti (leggi qui), rafforzando i comparti snack, barrette e frozen, sotto brand storici come Nutella, Kinder e Ferrero Rocher, oltre alla gamma Eat Natural.
Il Gruppo conferma la centralità dell’Italia per lo sviluppo industriale. Negli ultimi dieci anni sono stati investiti 1,4 miliardi di euro nei quattro stabilimenti di Alba, Pozzuolo Martesana, Sant’Angelo dei Lombardi e Balvano, che impiegano quasi 7mila addetti.
Chiudono l’anno in positivo tutte le società italiane del Gruppo. Ferrero Industriale Italia registra ricavi per 885,9 milioni (+2,9%) e un utile di 64,7 milioni. A questi si aggiungono i 75,1 milioni di Ferrero Management e i 220,5 in capo a Technical Services. Il mercato italiano resta il terzo per importanza dopo Stati Uniti e Germania.
Rinnovato infine il Consiglio di amministrazione, con Massimo Micieli nominato nuovo presidente di Ferrero Spa, e confermato l’impegno sociale del Gruppo con iniziative come ‘Kinder Joy of Moving’ e la collaborazione con Save the Children Italia.
