Meda (Mb) – Venture capital più cauti sul foodtech globale. Nel terzo trimestre 2025 il settore ha infatti registrato 148 operazioni per 2,8 miliardi di dollari, segnando una contrazione del 44,6% su base annua. Secondo i dati diffusi dal report PitchBook, ripreso dal Sole 24 Ore, da gennaio i deal complessivi si fermano a 530 per 6,2 miliardi di dollari, ben lontani dai massimi del 2021 di 2.722 deal per un totale di 49,7 miliardi di dollari.
Sul fronte dei round si accentua la biforcazione strutturale: gli early-stage crescono nelle dimensioni (+21,2% su base annua) ma vedono crollare le valutazioni mediane (-52,4%); il pre-seed/seed arretra a 7,8 milioni di dollari (-12,8%), mentre il late-stage sale a 29,4 milioni (+28,4%). Una dinamica che, secondo PitchBook, proseguirà fino al 2026, imponendo ai founder maggiore diluizione e milestone più ravvicinate, sottolinea il quotidiano di Confindustria.
Guardando ai sottosettori, la restaurant tech guida ancora il mercato con 1,6 miliardi (56,7% del totale), pur in calo rispetto al 2024. L’e-commerce mostra 48 operazioni, trainato da online grocer e meal kit, mentre le alternative proteins confermano la loro gerarchia tecnologica: fermentazione al primo posto, seguita dal plant-based e dalla carne coltivata, che si ferma a tre deal per 8,2 milioni.