Vimodrone (Mi) – Francesco Pugliese analizza il contesto della distribuzione italiana: “Siamo in una situazione che ha delle particolarità: ha delle verticalità, non è uguale per tutti. Il Covid ha comportato l’illusione che i piccoli negozi avessero risolto i loro problemi con il lockdown. È vero che c’è questa tendenza alla prossimità, ma se i negozi fanno schifo è un problema. E fanno schifo gran parte dei nostri e dei negozi di tutti gli altri nell’ambito della prossimità. Noi siamo partiti con un lavoro e non l’abbiamo ancora ultimato: non ci tiriamo indietro, siamo meglio di altri ma non siamo certo al livello ottimale. Tutto il resto della prossimità fa schifo: negozi che andavano chiusi. Con dei costi in termini di affitti fuori dalla grazia di Dio. Sono negozi aperti negli anni ’80, in cui ‘Berta filava’, bastava aprire una bottega e il successo era assicurato. Oggi è finita la cuccagna. Tant’è che nelle prime 10 posizioni della Gd-Do italiana, a parità di rete, ci sono otto discount e due catene fortemente influenzate da quello che è accaduto nei mesi scorsi e caratterizzate dalla prossimità. Ma sono imprese che fino a ieri nessuno nella distribuzione guardava come concorrenti. Hanno goduto di un fatto straordinario e imprevisto, ma le performance stanno scemando, chissà se chiuderanno in positivo quest’anno”.
Francesco Pugliese (4): “Gran parte della prossimità italiana fa schifo”
federico2023-07-03T17:23:24+01:007 Settembre 2020 - 13:57|Categorie: Retail|Tag: conad, francesco pugliese|
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