Strasburgo (Francia) – Si chiude con un nulla di fatto, dopo cinque ore di dibattito, il quinto trilogo di negoziati tra il Parlamento, il Consiglio e la Commissione Ue sul progetto di direttiva che vuole mettere al bando le pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare. A renderlo noto l’eurodeputato Pd e relatore del dossier, Paolo De Castro: “Non intendiamo svendere l’accordo contro le pratiche commerciali sleali nella catena alimentare dopo oltre un decennio di battaglie. Il testo sul tavolo manca ancora di ambizione per poter sottoscrivere un compromesso con la presidenza austriaca dell’Ue. I colloqui riprenderanno a gennaio con la presidenza rumena”. Il nodo da sciogliere, spiega ancora De Castro, è il livello della soglia di fatturato delle aziende che saranno coperte dalla direttiva. “La presidenza austriaca era disposta a un compromesso di poco superiore ai 50 milioni di fatturato proposti dall’esecutivo Ue, oltre i quali nessun operatore sarebbe più protetto”. E aggiunge: “Abbiamo ancora gennaio per concludere i colloqui e faremo il massimo per ottenere l’intesa più ambiziosa possibile”.
Fumata nera sulla direttiva contro le pratiche commerciali sleali. De Castro: “C’è ancora tempo”
federica2023-06-29T12:52:15+02:0013 Dicembre 2018 - 08:53|Categorie: Mercato|Tag: paolo de castro, pratiche commerciali sleali|
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