Londra – In una lunga intervista al Corriere della sera, il 13 ottobre 2019, Raffaele Mincione rigetta le accuse e attacca: “Sono orgoglioso di aver salvato 147 milioni di euro del Vaticano che loro erano pronti a bruciare in Angola, altro che finanziere oscuro! E in ogni caso sono pronto a ricomprarmi il palazzo a Londra allo stesso prezzo cui gliel’ho venduto”. In merito alla mancata rendita del palazzo, Mincione spiega: “Il palazzo non ha reso perchè ci abbiamo messo tre anni mezzo, fino a dicembre 2016, per avere il cambio di destinazione d’uso. Nel frattempo avevamo ridotto di tre quarti il prezzo degli affitti: in cambio gli inquilini si impegnavano a lasciare gli uffici in tre mesi per poter cominciare subito i lavori. E’ una prassi. Ma a giugno arriva la Brexit e la sterlina crolla. Loro erano esposti sulla sterlina e hanno perso tanto sui cambi. Ma io che c’entro?”. E ancora: “Hanno messo (il Vaticano, ndr) 147 milioni nel 2014 e ora ci hanno dato 44 milioni. C’è un mutuo da 130 milioni. Tutto il palazzo è costato 320 milioni di euro, cioè 287 di sterline. Con gli affitti a prezzo pieno, il palazzo vale 390 milioni di euro: 390 meno 320 fa 70”. Un affare, secondo Mincione. Ma qualcun altro non la pensa così…
Gli affari di Mincione (2): la versione del finanziere
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