Milano – Valgono oltre 70 miliardi di euro, danno lavoro a 86mila persone e rappresentano il cuore delle ‘4 A’ del Made in Italy: agroalimentare, abbigliamento, arredamento e automazione. Sono gli 886 Marchi Storici di Interesse Nazionale, iscritti al Registro Speciale istituito dal Mimit, per un totale di 650 aziende.
Questi i dati emersi durante l’Assemblea Annuale dell’Associazione Marchi Storici, dal titolo “Oltre la storia: identità in movimento. Il valore dei Marchi Storici nell’Italia che cambia”, che si è svolta il 19 giugno nella cornice di De Montel – Terme di Milano.
“Il Registro è uno strumento chiave contro contraffazione e italian sounding”, spiega Massimo Caputi, presidente dell’Associazione Marchi Storici.
In collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’Associazione sta lavorando a nuove misure per tutelare e valorizzare il patrimonio industriale. Tra le priorità: il rafforzamento del Fondo Salvaguardia, l’estensione del Patent Box ai marchi storici e nuovi incentivi per le Pmi nei percorsi formativi del Made in Italy. In programma anche il primo Rapporto sui Marchi Storici, in collaborazione con il Cnel, e l’Italian Heritage Forum, spazio di confronto tra istituzioni e imprese.
L’Associazione è inoltre impegnata nella promozione del turismo industriale, con circuiti culturali e musei d’impresa. Dal 19 settembre, la mostra ‘Identitalia’ sarà ospitata al Museo del ‘900 di Venezia Mestre.