Il vino rosso dei Colli Euganei cambia nome in Colli Euganei Doc

2025-11-05T08:50:35+01:005 Novembre 2025 - 08:50|Categorie: Vini|Tag: , , |

Vo’ (Pd) – I vini rossi dei Colli Euganei si chiameranno ‘Colli Euganei Doc’, senza nessun’altra specificazione. Lo ha deciso venerdì 31 ottobre l’Assemblea dei Soci del Consorzio di Tutela Vini Colli Euganei, riunita nella sede consortile di Vo’.

“Con questa decisione si è compiuta un’ulteriore fondamentale semplificazione del nostro disciplinare di produzione, dopo quella già adottata per il Serprino sul finire dello scorso anno”, afferma Gianluca Carraro, presidente del Consorzio. “Nel caso del Serprino, decidemmo di enfatizzare soprattutto il nome di questa storica varietà di uva presente nel nostro territorio, adottando la dicitura Serprino dei Colli Euganei Doc. Adesso, invece, per i nostri vini rossi ottenuti da quelle uve di origine bordolese che si sono perfettamente acclimatate in zona fin dalla metà dell’Ottocento, si è scelto di porre un fortissimo accento proprio sul nome del territorio, così come avviene in tutte le grandi denominazioni nazionali ed estere. Se fino ad ora si parlava di Cabernet o di Merlot prodotti sui Colli Euganei, sottolineando in tal modo la varietà dell’uva rispetto al territorio, d’ora in poi quando berremo un Colli Euganei Doc esalteremo il territorio d’origine, senza necessità di dare rilievo al vitigno”.

I produttori che ne avessero necessità potranno continuare ad aggiungere l’indicazione della varietà di uva utilizzata (Cabernet, Merlot, Carmenère), ma in tal caso il nome del vitigno dovrà essere stampato più piccolo rispetto alla menzione ‘Colli Euganei’. Per essere esecutivo, il nuovo disciplinare della Doc Colli Euganei dovrà passare al vaglio della Regione Veneto e del Comitato Nazionale Vini. “Con il nuovo anno – aggiunge Carraro – ci ripromettiamo di consultare la filiera produttiva in merito a eventuali iniziative concernenti i vini bianchi locali, così come in futuro saranno oggetto di approfondita valutazione le prospettive della Docg del Fior d’Arancio, alla luce dei cambiamenti in essere sui mercati internazionali”.

 

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