Milano – Presentato ieri l’aggiornamento annuale dell’indagine sul settore vinicolo italiano e internazionale dell’Area Studi di Mediobanca. Un’analisi dei volumi aggregati del periodo 2012-2016, integrati con interviste alle imprese per i dati pre-consuntivi del 2017 e le attese sulle vendite del 2018. Aumentato il fatturato delle società italiane (+6,5% nel 2017 sul 2016) grazie alla buona performance dell’export (+7,7%), con il boom del commercio verso l’Asia (+21,1%). Positivo il contributo delle vendite domestiche (+5,2%), aumentano gli occupati (+1,8%), continuano a crescere gli investimenti (+26,7%) e c’è ottimismo per il 2018. I tre maggiori produttori per fatturato nel 2017 sono stati il gruppo Cantine Riunite-Giv (594 milioni euro, +5,1% sul 2016), Caviro (315 milioni euro, +3,9%) e Antinori (221 milioni euro, +0,4%). Seguono, in graduatoria, Zonin (201 milioni euro, +4,2%) e la Fratelli Martini (194 milioni euro, +13,3%). Anche nel 2017 le società toscane e venete si confermano in testa per redditività (utile sul fatturato) con Antinori al 25%, Frescobaldi al 20,5%, Santa Margherita al 17,2%, Ruffino al 15,7%, seguite da Botter (8,6%), Mionetto (5,7%) e Villa Sandi (5,5%).
Indagine vino Mediobanca: nel 2017, sul podio Cantine Riunite-Giv, Caviro e Antinori
RepartoGrafico2018-04-13T10:35:39+01:0013 Aprile 2018 - 10:05|Categorie: Vini|Tag: Antinori, Area Studi di Mediobanca, Botter, Cantine Riunite, caviro, Fratelli Martini, Frescobaldi, Giv, indagine settore vinicolo, mionetto, ruffino, santa margherita, Villa Sandi, Zonin|
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